A metà degli anni sessanta una nuova ondata di licenziamenti investe il Biellese.
Esemplare è la vicenda della Botto Albino di Strona che richiede, su più di 1.000 dipendenti, 52 licenziamenti (che corrispondono esattamente all’esubero relativo a una riorganizzazione dei carichi di lavoro). La risposta dei lavoratori e del sindacato sarà fortissima: tre mesi di lotta tra occupazione interna e presidio esterno dello stabilimento. Poi lo sgombero forzato della fabbrica con l’intervento del “Battaglione Padova” della Celere e, ancora, azioni massicce di solidarietà nelle circostanti fabbriche della vallata.
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