Camera del lavoro di Biella

21 dicembre 2021

FONDI DOCUMENTARI SINDACALI: 

570 buste (1945-2005 ...)
Ordinato, parzialmente inventariato

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La Camera del lavoro di Biella si costituì nel 1901, a conclusione di un lungo processo politico e organizzativo patrocinato da Rinaldo Rigola, Felice Quaglino, Dino Rondani e altri esponenti socialisti locali, convinti della necessità di dare vita a un punto di riferimento stabile alle associazioni e alle leghe operaie da tempo operanti negli stabilimenti biellesi. Epicentro dell’azione di resistenza  era già allora il settore tessile, i  cui lavoratori costituivano anche la componente più numerosa dell’organizzazione, giungendo a contare, nel primo dopoguerra, il 79,4 % degli iscritti alla Camera del lavoro. In questa indiscussa preminenza va ricercato una delle origini della peculiarità del sindacalismo biellese, caratterizzato da  una forte matrice industrialista e dallo stretto legame con il territorio e la comunità locale. A questi fattori va ricondotta anche la battaglia – conclusasi con successo- per la difesa dell’autonomia della struttura camerale contro la paventata fusione con quella del capoluogo provinciale, Vercelli, all’indomani della Liberazione. Negli anni seguenti l’attività della Camera del lavoro continuò a orientarsi sulle vicende del comparto tessile, confermatosi bacino fondamentale di risorse organizzative (nel 1945 esso forniva l’80% degli iscritti all’organismo orizzontale) e protagonista delle più aspre e complesse vertenze contrattuali dell’epoca. I primi segnali dell’attenuarsi di questa preminenza si manifestano a partire dagi primi anni settanta grazie alla rapida crescita del settore pubblico e dei servizi e a processi di diversificazione produttiva che hanno nell’insediamento Lancia a Verrone l’esempio (invero non felicissimo) più significativo. L’attuale distribuzione degli occupati nel territorio biellese registra ancora una sensibile prevalenza (55% circa) del comparto industriale, dal quale provengono circa 6.000 dei 9.700 iscritti attivi alla Cgil.
La costituzione di questo fondo è il risultato di numerosi versamenti (che si ripetono tuttora con cadenza normalmente annuale), il primo e più consistente dei quali ha riguardato documenti pervenuti al Centro in condizioni di notevole confusione. Si è di conseguenza proceduto a un riordino cronologico sulla base delle seguenti serie tematiche: amministrazione; organizzazione; tesseramento; contrattazione; rappresentanza; salario; orario di lavoro; ambiente di lavoro; organizzazione del lavoro; cassa integrazione guadagni; donne; segreteria; comitato direttivo; comitato esecutivo; scioperi e manifestazioni; convegni; congressi; conferenze di organizzazione; organismi dirigenti; federazione unitaria; attività vertenziale; stampa e propaganda. Significativa, in questo fondo, è la presenza di carte provenienti da altre organizzazioni della Cgil, dalle altre confederazioni, dalle controparti datoriali, dai partiti politici e dalle istituzioni locali.
La catalogazione dei documenti è avvenuta in una prima fase, riguardante gli anni 1945-1982, su base cartacea. Successivamente è stato utilizzato il supporto informatico, utilizzando il programma Isis-data. Nel complesso, l’inventariazione comprende attualmente tutte la carte anteriori al 1988.

Bibl.   Aa. Vv., L’altra storia. Sindacato e lotte nel biellese. 1901-1986, Ediesse, Roma, 1987.



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