Sindacato dei lavoratori tessili e dell’abbigliamento (Filtea)

21 dicembre 2021

FONDI DOCUMENTARI SINDACALI: https://www.archivitessili.biella.it/oggetti/4751-fondi-sindacali/

450 buste (1945-2005...)
Ordinato, parzialmente inventariato

Originati da un processo di industrializzazione pluricentenario, i lavoratori tessili costituiscono storicamente il nucleo centrale dell’organizzazione sindacale biellese. Il loro apparire alla ribalta delle lotte sociali risale allo scorcio del XIX secolo, allorché i loro scioperi attirarono l’attenzione di un acuto osservatore quale Luigi Einaudi e furono oggetto di inchiesta da parte di commissioni parlamentari. Decisivo fu il ruolo delle leghe tessili anche nella nascita della Camera del lavoro del capoluogo, come testimonia la presenza di una delegazione di tessitrici alla testa del corteo inaugurale, il 2 giugno 1901. Negli anni seguenti le complesse vicende politiche ed economiche che interessano l’Italia e l’area biellese non intaccano l’importanza del settore e della categoria, che è anzi protagonista del famoso “Contratto della montagna”, siglato nel 1944 a conflitto ancora in corso. Nel dopoguerra, mentre il Biellese si accinge a confermarsi “Il centro laniero d’Italia” (secondo la nota definizione di Pietro Secchia), gli occupati nelle aziende tessili ammontano a oltre 50.000 di cui 36.000 iscritti alla Cgil unitaria. Guidata da dirigenti in larga parte provenienti dall’esperienza di fabbrica, la federazione dei tessili biellesi resterà per molti anni ancora la protagonista della vicenda sindacale locale, scandita dal rinnovo degli “integrativi” territoriali e segnata dalle lunghe vertenze originate dalle ristrutturazioni delle imprese, quali l’assegnazione del doppio telaio nel 1955, la “lunga estate calda” del 1961, le ricorrenti lotte a difesa dell’occupazione ecc. L’incipiente declino dell’industria tessile, acceleratosi notevolmente negli ultimi anni, ha pesantemente coinvolto il polo biellese provocando una drastica riduzione delle unità produttive e, di conseguenza, dei livelli occupazionali. Attualmente il settore annovera un migliaio di aziende con circa 20.000 addetti. Di questi oltre 4.000 sono iscritti alla Cgil, cifra che conferma (pur ridotto rispetto al passato) il primato della categoria nel panorama sindacale biellese. Versate al Centro di documentazione in condizioni di notevole disordine, le carte sono state riordinate, in sequenza cronologica, sulla base delle seguenti serie tematiche: amministrazione; organizzazione; tesseramento; accordi aziendali; accordi territoriali; accordi e contratti nazionali; rappresentanze sindacali aziendali; salario; orario; ambiente di lavoro; organizzazione del lavoro; cassa integrazione guadagni;  cottimi e incentivi; donne lavoratrici, organismi dirigenti; commissioni interne; segreteria; comitato direttivo; lotte aziendali; convegni; congressi; formazione sindacale; stampa e propaganda; vertenze individuali e collettive. Sono presenti in questo fondo numerosi documenti provenienti dalla altre confederazioni sindacali, dalle organizzazioni imprenditoriali, dai partiti politici e dalle istituzioni locali. Tra di essi si segnalano atti di convegni di studio sull’economia del territorio, ricerche e statistiche sulla struttura industriale.
Lo stato dell’inventariazione di questo fondo è analogo a quello della Camera del lavoro: completato su base cartacea fino al 1982, è proseguito fino al 1987 su supporto informatico ed è tuttora in corso.

© Copyright 2024 Centro di documentazione Adriano Massazza Gal Fondazione ETS - C.F. 90006980024
Company Info | Privacy policy | Cookie policy | Preferenze Cookie