Elvo Tempia

20 dicembre 2021

59 buste  (1947-1990)
Ordinato, inventariato

Il fondo, donato al Centro di documentazione da Elvo Tempia e trasferitovi tra il 1994 e il 1996, si compone di una consistente parte documentaria e di una parimenti ricca sezione di libri ed opuscoli. Questi ultimi, in numero di circa mille, sono stati inseriti nella biblioteca del Centro, opportunamente contrassegnati.
Tempia nasce a Mezzana Mortigliengo il 25 luglio 1920. Di origine operaia – in gioventù lavora come tessitore in una fabbrica della valle Strona – dopo l’8 settembre 1943 prende parte alla guerra di Liberazione ricoprendo l’incarico di commissario politico della 75^ brigata Garibaldi “Nino Bixio”, operante nella zona occidentale del Biellese. Nel dopoguerra è segretario dell’Anpi per la zona Biella-Valsesia e membro del Consiglio nazionale della stessa associazione. Iscritto al Pci, dopo aver animato e diretto il settimanale politico “Baita”, viene chiamato alla guida della Federazione biellese del Partito. Ricopre questo incarico fino al 1963 e, in una seconda fase, tra il 1975 e il 1978. Deputato nelle legislature del 1963 e del 1968, nel 1975 viene eletto nel Consiglio provinciale di Vercelli, dove ricopre la funzione di vice presidente della giunta.
Nel novembre del 1981, dopo la scomparsa di Cino Moscatelli, lo sostituisce alla presidenza dell’Istituto storico della resistenza vercellese. Il suo impegno prevalente è tuttavia rivolto all’attività del  fondo per la lotta contro i tumori intitolato al figlio Edoardo, morto prematuramente nel 1980. Elvo Tempia si spegne il 19 ottobre 2004.
Al momento del deposito, le carte di Tempia non evidenziavano un ordinamento definito. Esse sono state successivamente organizzate in sette serie tematiche che riflettono a grandi linee i principali settori di attività del donatore: antifascismo e resistenza;  Pci;  economia biellese-industria tessile;  attività parlamentare;  enti locali; varie;  discorsi, note e appunti.
Nel corso del lavoro di ordinamento sono anche state rinvenute alcune carte appartenute a dirigenti locali del Pci (a es. Guido Sola Titetto) in periodi precedenti al segretariato di Tempia. Questi documenti, tra i quali alcuni verbali di riunione degli organismi federali, sono risultati mancanti nel fondo del Pci biellese e ne costituiscono pertanto un importante completamento. Da segnalare infine la presenza di un fascicolo relativo al processo intentato nel dopoguerra al comandante partigiano Francesco Moranino (Gemisto), personaggio del quale Tempia curò l’edizione delle lettere.  

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